La nuova frontiera della medicina fa rima con fattore programmed cell death-1 (PD-1), un regolatore negativo del segnale del T Cell Receptor (TCR) espresso dalle cellule immunitarie quali linfociti T e macrofagi. PD-1 blocca l’attivazione dei linfociti T e inibisce la risposta immunitaria al tumore.
Se n’è discusso a Miami durante il congresso “Targeting the vulnerabilities of Cancer” svoltosi dal 16 al 19 maggio, organizzato dalla American Association for Cancer Research.
A tirare le somme è il Professor Giampietro Gasparini, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, unico italiano a fare tappa negli Stati Uniti, con dati alla mano che rendono ancor più significativi i risultati recenti. La buona novella è che per il trattamento dei pazienti affetti da melanoma maligno e tumore polmonare sono già disponibili due inibitori specifici di PD-1 in grado di riattivare l’immunità verso le cellule tumorali.
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