Sostenere la ricerca per la cura delle malattie genetiche rare rientra tra le priorità della mission della Fondazione Graziella – Angelo Gori. Motivata da questa finalità, la onlus sostenuta dalle aziende del Gruppo Graziella ha trovato piena sintonia con il neonato coordinamento aretino di Telethon, affiancandone i primi passi in città e condividendone il progetto di assicurare a tanti bambini malati un futuro migliore.
Dal 1990, Telethon fa affidamento sull’operato di tanti volontari che quotidianamente organizzano campagne, iniziative ed eventi in ogni zona di Italia, per sensibilizzare verso la ricerca e la cura di quelle patologie genetiche così rare da ricevere scarsi investimenti pubblici o privati. Questa realtà ha messo radici ad Arezzo lo scorso ottobre grazie all’impegno e alla passione di Lorenzo Barbagli che, dopo aver perso il figlio Andrea di appena trentatre anni a causa di una distrofia muscolare, ha accettato di farsi carico della nascita di un nuovo coordinamento cittadino con l’obiettivo di lanciare un segnale di speranza e di vicinanza a quelle famiglie affette da malattie a cui ancora la medicina non sa dare risposte. Rapidamente si è creato un gruppo di circa quaranta volontari di Telethon che hanno sposato questa volontà e che negli ultimi mesi hanno arricchito Arezzo con i loro banchini che distribuiscono i più svariati prodotti (tra cui i noti biscotti a forma di cuore) e con veri e propri eventi come il Galà di Beneficenza dello scorso aprile al Centro Affari e Convegni. «Il nostro obiettivo – spiega Barbagli, – è di promuovere iniziative per raccogliere fondi e per sensibilizzare verso le tematiche delle malattie rare. Tutto questo ha per me un alto valore affettivo perché il coordinamento è dedicato a mio figlio e, in sua memoria, ci impegneremo per portare il nostro contributo alla ricerca e per far crescere un seme di speranza per il futuro di migliaia di famiglie».
L’impegno di Telethon ha raccolto l’adesione e il sostegno di numerose realtà cittadine e, tra queste, è rientrata anche la Fondazione Graziella – Angelo Gori. Questa onlus, intitolata al terzo figlio di Graziella Buoncompagni deceduto in seguito ad un incidente stradale, orienta i propri sforzi per sostenere e stimolare l’attività di realtà attive nel campo dell’assistenza sanitaria e della ricerca, dunque ha trovato piena affinità con la mission portata avanti da Barbagli sul territorio aretino. «Crediamo che ognuno meriti la possibilità di una cura e di un miglioramento della propria vita – commenta Maria Rosa Gori, presidente della fondazione. – L’incontro con Barbagli ci ha arricchiti e ha creato un legame con Telethon, dunque siamo orgogliosi di esser stati coinvolti nella nascita del coordinamento di Arezzo».