È possibile che PokemonGo, il nuovo gioco della Nintendo, abbia tra i suoi effetti quello di aiutare le persone con i sintomi della depressione e ansia. Lo suggerisce, basandosi sui tweet postati dagli utilizzatori, il sito specializzato psychcentral.com. Già nei primi giorni dopo l’uscita negli Usa, sottolinea il sito, ci sono stati tweet entusiasti che facevano proprio riferimento a patologie.
Pokemon Go has cured my depression and has been what has made me willingly leave my bed for the last two days thanks @Pokemon
— jon bovi (@krabbyjordyn) 8 luglio 2016
“Pokemon Go ha curato la mia depressione e mi ha fatto alzare volentieri dal mio letto da due giorni.”
Real talk – as someone with anxiety/depression, the fact that I’ve spent most of this weekend outside with friends is unreal. #PokemonGo
— HiRez David (@uglycatlady) 10 luglio 2016
“Seriamente – come persona che soffre di ansia/depressione, non mi sembra vero che abbia potuto passare gran parte del weekend fuori casa con gli amici .”
Srsly though, I haven’t felt this comfortable leaving the house in years. #PokemonGO is helping with my anxiety & depression & it’s amazing.
— Neil (d’class) Tyson (@TheBabyWitch) 11 luglio 2016
“Sul serio, da anni non mi sentivo così bene nell’allontarmi da mia casa. Pokemon Go mi sta aiutando con la mia ansia e depressione. È fantastico!”
Un altro giocatore scrive “Pokemon Go è già un trattamento migliore per la mia depressione di quelli che mi hanno dato terapisti e medici”, mentre una utente di nome Amy dice: “PokemonGo mi fa venire voglia di uscire dalla mia camera e interagire con le persone finalmente dopo anni di depressione”.
DI COSA STIAMO PARLANDO?
Sappiamo già che l’esercizio aiuta enormemente con la depressione, come con gli altri problemi di salute mentale – sottolinea John Grohol, uno dei curatori del sito psychcentral.com -, ma essere motivati a fare esercizio quando si è depressi è molto difficile. Ecco perchè un gioco coinvolgente come Pokemon Go può essere d’aiuto.
Ma attenzione! Ci vuole molta cautela nell’affrontare patologie come depressione e ansia che non vanno affrontate da soli.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100. Si calcola che su 6 neonati, almeno uno soffrirà di depressione durante la sua vita. Il disturbo depressivo può colpire chiunque a qualunque età, ma è più frequente tra i 25 e i 44 anni di età ed è due volte più comune nelle donne adolescenti e adulte, mentre le bambine e i bambini sembrano soffrirne in egual misura.
COME SI CURA LA DEPRESSIONE
Il consiglio è sempre, quando si hanno dubbi sulla propria salute generale e mentale, di rivolgersi al medico che, se necessario, potrà associare le cure con antidepressivi o ai regolatori dell’umore, soprattutto nelle forme moderate-gravi.
Grazie a uno specialista, poi, la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene gradualmente attraverso la riattivarsi del comportamento e l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali. Inoltre, dal momento che la depressione è un disturbo ricorrente, la cura prevede una particolare attenzione alla cura della vulnerabilità alla ricaduta.
CONSIGLIO: AFFIDATEVI ALLE CURE DEL VOSTRO MEDICO DI FIDUCIA
Approfondimenti ulteriori sul Disturbo di Depressione
- La vergogna in psicopatologia – Alessandra Del Rosso, Serena Beber, Fabiola Bianco, Donatella Di Gregorio, Mariella Di Paolo, Annamaria Libera Lauriola, Marta Morbidelli, Cristina Salvatori, Lorenza Silvestri, Barbara Basile.
- La Depressione – Rainone A., Mancini F. in “Elementi di Psicoterapia Cognitiva”, a cura di Perdighe C., Mancini F. – Giovanni Fioriti Ed., 2010.
- I disturbi depressivi: diagnosi e trattamenti efficaci – Rainone A., Giacobazzi D. in “Gli approcci cognitivi alla depressione”, a cura di Rainone A., Mancini F. – Franco Angeli, 2004.
- La dimensione cognitiva dei disturbi dell’umore – Mancini F., Rainone A. in Trattato Italiano di Psichiatria, Terza Edizione, a cura di Cassano B.G., Tundo A., Elsevier Masson, 2008.
- I sistemi cognitivi in interazione e la terapia cognitiva basata sulla mindfulness. Comprensione e cura della ricorrenza alla depressione – Rainone A., Lindaver P., Picone I. in “Gli approcci cognitivi alla depressione”, a cura di Rainone A., Mancini F. – FrancoAngeli, 2004