La Scarsa Informazione alla Base dei Ritardi nel settore della Bioedilizia
“Si tratta di una tecnologia che permette di realizzare abitazioni con caratteristiche superiori di gran lunga superiori alle abitazioni in cemento e mattoni”. – Ci spiega l’architetto Claudio Proi – “Tanto per cominciare le case in legno lamellare sono naturalmente antisismiche (Guarda il video) e si comportano meglio in caso di incendio rispetto a una casa in cemento. Secondo sono biosostenibili e permettono di essere costruite in classe energetica A o superiore”.
Secondo alcune recenti statistiche, diffuse dal Transparency Market Research, il mercato della bioedilizia vale oltre 105 miliardi di dollari, con tassi di crescita annuali del 19%.
Abbracciando il mattone sostenibile, in effetti, il risparmio in bolletta è notevole (più dl 20%) con il conseguente taglio netto delle emissioni di Co2 e, per un paese come l’Italia in cui i consumi energetici degli edifici incidono per il 40% sulla spesa in bolletta, questi dati non sono certamente da sottovalutare.
Stando a una successiva ricerca promossa da I-Com, Enea e Fiaip sull’andamento della compravendita degli immobili ad alta efficienza energetica, il mercato delle abitazioni in classi superiori (A e A +) sono in salita del 10%, acquistando circa il 4% in più rispetto alle stime del 2013.
Sebbene le indagini siano incoraggianti, l’edilizia green made in Italy si muove ancora lentamente rispetto al resto dei paesi industrializzati, complici quel legame che tiene ben stretti gli italiani alle vecchie tradizioni e una diffidenza inspiegabile verso il mercato delle case prefabbricate in legno.
La spiegazione di così tanta cautela nell’investire bio, tuttavia, andrebbe ricercata altrove, ovvero in un’eterogeneità di informazioni che confondono gli utenti, lasciandoli spaesati.
L’anello mancante allo sviluppo dell’edilizia biosostenibile
Proprio per far luce sulle tante perplessità degli italiani nei riguardi delle case di legno, e più in generale sul mercato della bioedilizia, stanno sorgendo portali web dedicati a questo settore, come Immobilgreen.it. Fondato dall’imprenditore romano Fabio Tantari, il portale si configura come il ponte virtuale fra gli operatori immobiliari che confluiscono nel campo delle costruzioni biosostenibili e gli utenti in cerca di una maggior chiarezza nell’ancora poco chiaro ambito delle case in legno.
Attraverso la piattaforma sono raccolte tutte le informazioni tecniche e burocratiche che gravitano attorno all’edilizia sostenibile, compresa una vasta galleria di modelli di case in legno e di abitazioni prefabbricate, ricavata dalle migliori proposte di tutti i più accreditati costruttori d’Italia.
Fabio Tantari e il punto sulla situazione italiana
Nonostante lo scetticismo sulla bioedilizia e in particolar modo sulle case di legno, il fondatore di Immobilgreen è convinto che i temi legati al risparmio energetico stiano accendendo l’interesse del Bel Paese. Secondo una ricerca di mercato condotta proprio attraverso il sito, è emerso che 7 italiani su 10 che intendono costruire una nuova abitazione non conoscono il grande potenziale delle case in legno, scartate a priori perché sempre più spesso associate all’immagine di baite di montagna o, ancora peggio, a quella di baracche precarie. Tuttavia, oltre l’80% dei visitatori si è espresso a favore di questo tipo di costruzioni nel caso in cui il loro prezzo d’acquisto fosse inferiore a quello delle abitazioni tradizionali in calcestruzzo.
In base a quanto ricavato dalle interviste su Immobilgreen.it, si è giunti alla conclusione che la difficoltà del mercato della bioedilizia in Italia sia legata fondamentalmente a una mancanza d’informazione globale. Per tale ragione, il sito si propone di diffondere nel modo più chiaro e completo possibile la cultura dei prefabbricati, dissipando tutti i timori più comuni a riguardo.
I 5 Falsi Miti sulle Case di Legno
Attorno al mondo delle case prefabbricate, in particolar modo quelle di legno, esistono tanti pregiudizi infondati, che nella maggior parte dei casi sono il frutto della mancata conoscenza di un determinato prodotto o argomento. Fra questi preconcetti, si è pensato di stilare una breve classifica di quelli più comuni così da disperdere ogni dubbio.
“Vanno bene sono per la montagna o come ricovero attrezzi”: è vero che il mercato delle case di legno offre soluzioni valide anche per le baite o per le classiche casette da giardino, ma questo è solo un piccolo settore di nicchia, se paragonato al più vasto e innovativo territorio delle costruzioni a telaio o X-Lam. Le case in legno che si avvalgono di queste tecnologie (che ormai rappresentano la quasi totalità della produzione dei prefabbricati di legno) sono esteticamente identiche alle case in calcestruzzo perché le parti lignee, esterne e interne, sono rivestite completamente con i comuni materiali edili.
“Sono abitazioni precarie”: le attuali case prefabbricate possiedono un comfort abitativo di gran lunga superiore a quello delle normali abitazioni perché realizzate in legno, il materiale termoisolante per eccellenza.
“Pericolose in caso d’incendio”: a dispetto dell’acciaio e del cemento, le case di legno bruciano solo in superficie e non collassano su se stesse. Guarda il video
“Poco stabili in caso di terremoto”: le strutture di legno sono flessibili e leggere. Pertanto, queste caratteristiche le rendono assolutamente affidabili in caso di eventi sismici. Guarda il video.
“Non si può richiedere un mutuo”: già da diversi anni, in Italia, è possibile richiedere una particolare tipologia di mutuo (detto S.A.L.) che permette di finanziare la costruzione di edifici biosostenibili, al pari di quelli tradizionali.
Basta informarsi sul web per conoscere i vantaggi delle case in legno e scoprire centinaia di modelli già pronti da realizzare in tempi e costi contenuti.