L’inquinamento acustico fonte di stress e patologie coronariche

L’inquinamento acustico fonte di stress e patologie coronariche

Si è concluso ieri  a Roma, con la visita di Papa Francesco, il Congresso della Società europea di cardiologia (Esc) che ha visto riuniti migliaia di esperti da tutto il mondo. Si è parlato, oltre che  degli effetti che i disastri naturali come tsunami e terremoti possono avere sul cuore, anche del ruolo dell’inquinamento acustico.

35 mila specialisti giunti da 140 paesi del mondo hanno presentato e conoscere le ultime ricerche legate alle patologie cardiovascolari. Molti degli studi presentati in questio giorni hanno confermato come l’ambiente e gli eventi naturali giochino un ruolo chiave anche per questo tipo di malattie tra cui  l’inquinamento acustico, al quale siamo costantemente esposti tutti, può avere un impatto.

Uno studio della Cornell University aveva già evidenziato come la paura e lo stress conseguenti a un disastro naturale, come il terremoto, provochino un incremento del 15% del rischio cardiovascolare anche in soggetti sani

Ma anche suoni, ronzii, rumori di fondo di apparecchi elettrici possono avere delle ricadute sul cuore.

Uno studio dell’Università di Cracovia (Polonia) che si è concentrato sull’impatto che il rumore aereo può avere sui livelli di pressione sanguigna degli abitanti nei pressi di aeroporti, sulla prevalenza di ipertensione arteriosa e danni d’organo asintomatici come rigidità delle arterie, ipertrofia ventricolare sinistra e funzione diastolica. Per svolgere lo studio sono stati arruolati 101 residenti nei pressi di aeroporti esposti ad oltre 60 dB di rumore. Mentre il gruppo di controllo di 100 persone è stato reclutato in aree a basso livello di rumore o comunque inferiore al limite di 55 dB.

L’analisi dei risultati ha rivelato che la pressione sanguigna era più alta nei soggetti esposti a rumore rispetto al gruppo di controllo con una prevalenza del 40% contro il 24%. Inoltre, gli indicatori di danno d’organo asintomatici risultavano significativamente alterati tra un gruppo e l’altro, permettendo di definire come l’esposizione a lungo termine al rumore del traffico aereo sia associata a valori pressori elevati e prevalenza di ipertensione arteriosa insieme ad una incidenza maggiore di danni all’organo cardiaco. Ma in che modo, esattamente, il rumore danneggia il cuore? “Il rumore cronico o eccessivo interferisce innalzando i livelli di ormoni dello stress come cortisolo, adrenalina e noradrenalina che a loro volta influiscono a cascata sul sistema endocrino immunitario e su quello nervoso autonomo” spiega Franco Romeo, direttore Cardiologia Policlinico Tor Vergata di Roma.

Un modo per limitare i rumori molesti dall’esterno in modo economico è l’utilizzo  i moderni pannelli fonoassorbenti o fonoisolanti. In pratica, negli ambienti chiusi, il rumore complessivo che si percepisce è maggiore della reale sorgente che lo ha generato poiché è incrementato dalle riflessioni prodotte dalle pareti, soprattutto se queste sono costituite da materiali lisci e compatti (detti riflettenti).
La funzione dei pannelli fonoassorbenti è quindi quella di trasformare le superfici riflettenti in superfici acusticamente assorbenti.

I pannelli fonoassorbenti sono pannelli costituiti da materiali con funzione fonoassorbente e con superfici anche lavorate e colorate che possono essere rivestiti in tessuto, abbinando così una funzione principalmente di “correzione acustica” ad una estetica e di design:

– migliorano notevolmente la qualità del suono all’interno di una stanza, eliminando ogni eco;
– attutiscono o annullano i rumori provenienti dall’esterno delle pareti insonorizzate;
– resistono all’umidità e al fuoco
– possono essere totalmente ecologici.

 

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