Armenia: i laser made in Varese in missione con i luminari di Harvard e del Mit di Boston per curare centinaia di bambini
È scattata la missione umanitaria di Quanta System in Armenia: la tecnologia laser made in Varese, affidata al padre della fotomedicina Rox Anderson, professore ad Harvard e al MIT di Boston, ricopre un ruolo cruciale nella cura dei bambini affetti da malformazioni vascolari e lesioni da ustione presso l’ospedale pediatrico di Yerevan.
Curare i bambini affetti da malformazioni vascolari e cicatrici da ustione, gettare le basi per l’addestramento di chirurghi plastici e dermatologi e creare un centro specializzato nella tecnologia laser nella capitale caucasica. Sono questi gli obbiettivi dell’ambiziosa missione umanitaria in Armenia che vede impegnata in prima linea Quanta System, azienda italiana con sede a Samarate (VA) leader mondiale nel settore dei laser per la medicina. L’azienda ha infatti donato all’ospedale
Rox Anderson, capo-ricercatore ai Laboratori Wellmann di fotomedicina, docente ad Harvard e al MIT – Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha dichiarato: “Sfortunatamente, a volte, le tecnologie più avanzate ed innovative per la salute non sono rese accessibili ai pazienti meno abbienti, che più ne avrebbero bisogno. Siamo davvero determinati a cambiare tutto ciò. Io e il mio team siamo dunque grati a Paolo Salvadeo, CEO di Quanta System, e a Luca Cerri, direttore scientifico della società, per essere qui con noi in Armenia, e per aver messo permanentemente a disposizione dell’ospedale Arabkir una straordinaria apparecchiatura laser per la cura dei bambini”.
Le malformazioni vascolari costituiscono un gruppo estremamente eterogeneo di anomalie congenite dell’apparato circolatorio caratterizzate da alterazioni morfo-strutturali e/o funzionali di varia natura, gravità ed estensione, che possono interessare ogni tipo di vaso, arterioso, venoso o linfatico, di qualunque calibro o distretto anatomico. Esse costituiscono un problema di grandissima rilevanza sul piano medico e sociale, in quanto si tratta di patologie invalidanti che si manifestano già in età pediatrica e giovanile, e che comportano severe implicazioni emodinamiche, funzionali, estetiche e psicologiche per i pazienti.
“La fotoablazione e la fotocoagulazione laser sono oggi una vera panacea per le malformazioni vascolari – spiega Paolo Salvadeo, CEO di Quanta System – La tecnologia di YouLaser MT è l’unica al mondo in grado di unire l’efficacia di una micro fotoablazione superficiale, a quella di una fotocoagulazione più profonda. Per questo motivo abbiamo pensato a realizzare una macchina universale che lavori a due lunghezze d’onda diverse, nel primo vicino infrarosso e nel medio infrarosso, con fasci che si possano sovrapporre sia nello spazio che nel tempo, ovvero che siano addirittura simultanei”.
La cicatrice invece è un tessuto fibroso che si forma per riparare una lesione, patologica o traumatica, ed è dovuta alla proliferazione del derma e dell’epidermide. La cicatrice a differenza delle normali lesioni (abrasione, escoriazione o semplice lesione epidermica) lascia un segno sulla pelle. È un normale evento nel processo di guarigione legato alla riparazione di un danno della cute causato a seguito di un trauma, di una malattia o di un intervento chirurgico. Con i più avanzati sistemi laser si è oggi in grado di ottenere risultati stabili e definitivi. Interagendo con la cute, le radiazioni emesse dal laser trasformano sia in superficie che negli strati più profondi la cute cicatriziale, con effetto rigenerante dell’epidermide e del derma, donando ai tessuti un aspetto del tutto simile alla cute sana.
Luca Cerri, direttore scientifico di Quanta System, ha aggiunto: “Questa missione ci vede di nuovo in prima fila nel dare aiuto a popolazioni bisognose nel mondo. Dopo altre missioni umanitarie svolte dalla nostra azienda, ad esempio in Nicaragua, Bolivia e Paraguay, oggi è la volta dell’Armenia, un Paese molto ospitale. Siamo tutti commossi dalla gratitudine dimostrataci sia dagli operatori che dai giovanissimi pazienti, soprattutto da parte dei bambini che sono stati trattati, qui a Yerevan, per gravi cicatrici da ustione”.
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