Virus influenzale, bambini più esposti. Ecco alcuni rimedi ai problemi intestinali

Virus influenzale, bambini più esposti. Ecco alcuni rimedi ai problemi intestinali

Febbri superiori ai 38 gradi, sintomatologia respiratoria e disturbi intestinali sembrano essere le caratteristiche dell’influenza che colpirà l’Italia nel prossimo inverno, secondo gli esperti. Soglia di attenzione alta per i soggetti a rischio come anziani e soprattutto bambini: ecco i consigli su come risolvere i disturbi più comuni.

Le notizie che arrivano sul fronte dell’influenza stagionale 2016 non sono molto rasserenanti: il virus che si diffonderà maggiormente quest’anno appartiene al ceppo A/H3, unito all’agente patogeno della famiglia H3N (che, però, dovrebbe colpire con molta meno frequenza e intensità rispetto allo scorso anno), con un picco atteso nel periodo di Natale e, soprattutto, nel mese di gennaio, in concomitanza con l’abbassamento delle temperature.

Italiani a rischio influenza. L’azione di questi virus particolarmente cattivi dovrebbe colpire sia le alte vie respiratorie che il tratto gastro-intestinale, e le previsioni sull’incidenza tra la popolazione italiana sono particolarmente sconfortanti: a rischio influenza, infatti, ci sono almeno 6 o 7 milioni di persone, vale a dire oltre 2 milioni in più degli affetti dall’ultima tornata dell’edizione 2015-2016, chiusa appunta a 5 milioni di ammalati. Inoltre, considerando anche le conseguenze dei virus delle sindromi parainfluenzali si potrebbe addirittura raggiungere la somma record di 17 milioni di italiani allettati nella ormai imminente stagione invernale.

I rimedi all’influenza. Al momento, non è possibile fare altro che consigliare un periodo di riposo e di seguire la cura consigliata dal medico per cercare di debellare questi virus, che spesso si rivelano resistenti all’azione di contrasto degli antibiotici e richiedono un intervento più forte attraverso gli antivirali, utili per alleviare i sintomi nel caso di forme acute. Ci sono però anche soluzioni per superare i disturbi specifici che insorgono, come i fastidiosi problemi derivanti da meteorismo e aerofagia: in questo caso, come spiegano gli esperti di Almeglio.it, sito dedicato alla salute e al benessere, potrebbe aiutare una cura a base di Myliconfarmaco da banco di automedicazione che agisce appunto contro la presenza di aria e gas nell’intestino.

La campagna del Ministero. Il Ministero della Salute, intanto, sta preparando la campagna di informazione e prevenzione dell’influenza per la stagione 2016-2017, che prevede sia una serie di consigli sulle misure di igiene e protezione individuale da adottare (una serie di gesti semplici ma efficaci come il lavaggio delle mani e l’igiene respiratoria), che, specie per i soggetti a rischio, il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale. L’iniezione preventiva è indirizzata prioritariamente, come scritto nella nota del Dicastero, “alle donne che si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, a tutti i soggetti a rischio di complicanze per patologie pregresse o concomitanti, ai soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti”, ma è indicata anche a “tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni”; dal punto di vista pratico, i suoi effetti di protezione cominciano due settimane dopo l’inoculazione e persistono per un periodo di sei-otto mesi.

Attenzione ai bambini. Resi noti anche i sintomi dell’influenza nei bambini, che come spesso succede possono essere molteplici: tra i più comuni ci sono raffreddore, cerchio alla testa, naso che cola, mal di gola e in alcuni casi anche febbre alta, cui possono aggiungersi dolori muscolari e indebolimento, seguiti da vomito e nausea. In questi casi, oltre ovviamente a seguire le prescrizioni del pediatra, può aiutare anche la dieta: vitamine e minerali (e quindi frutta e verdura) sono infatti utili non solo per cercare di evitare l’insorgenza di virus influenzali, perché incrementano le difese del nostro corpo, ma anche per ristabilire più velocemente lo stato di benessere regolare.

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