La tossina botulinica utilizzata per combattere la depressione d’umore? Secondo uno studio autorevole è possibile. Non solo il Botox (questo è il nome nome commerciale maggiormente conosciuto della preparazione farmacologica che utilizza quale principio attivo questa tossina) limita e leviga le rughe, ma le sue proprietà influirebbero largamente anche sull’umore.
Il Botox fece il suo ingresso nel mercato del beauty non senza qualche polemica. La sua comparsa non fu sempre apprezzata: non tutti infatti accettavano di iniettare una tossina letale di un pericoloso batterio, il ‘Botox Vistabex’, sotto la propria pelle, per cancellare qualche anno dal volto. Inoltre non si sapeva molto a riguardo.
Ma oggi, a distanza di tre lustri da quando la tecnica ha raggiunto il massimo livello di sicurezza, e utilizzata anche in altri rami della medicina come ad esempio, la cura dello strabismo della sudorazione eccessiva, la sua accettazione è pressoché totale. Nessun intervento chirurgico, nessun trauma post intervento e nessun tipo di convalescenza. Il trattamento è indolore e non prevede nessun tipo di anestesia. Insomma, tanti pregi e pochi difetti, se pensiamo che ci stiamo iniettando una delle tossine più potenti al mondo.
IL BOTOX AUMENTA IL BUONUMORE?
Uno studio condotto da Michelle Magid, Brett H. Keeling e Jason S. Reichenberg della Università del Texas appena pubblicati sull’autorevole Plastic and Reconstrucitve Surgery – la rivista dell’American Society of Plastic Surgeons – hanno stabilito come la tossina botulinica abbia influenza positiva sulla psiche, cosa che era stato già dimostrato anche da studi precedenti.
“Non parliamo solamente di un benessere indotto dalla soddisfazione di un buon trattamento cosmetico – ha affermato Massimo Signorini, presidente di AITEB, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino – ma è un effetto indiretto, dettato dall’azione della tossina nell’attenuare alcune espressioni del volto. È un risultato che conferma ulteriormente quanto la letteratura scientifica sostiene: la tossina botulinica è un farmaco che può essere utilizzato nella cura alla depressione”.
La ricerca texana è stata condotta su 400 pazienti, sia uomini che donne, trattati nella zona glabellare, nell’area cioè tra l’arca sopracciliare e la radice del naso. “Quando siamo tristi tendiamo ad assumere espressioni facciali tristi, ma è anche vero il contrario: coloro che hanno di norma un atteggiamento mimico di tristezza, indipendentemente dall’umore, tendono ad essere più tristi – risponde Signorini, che conferma come “studi condotti in ambito psichiatrico dimostrino che il solo fatto di attivare i muscoli del sorriso e di inibire quelli responsabili delle espressioni di tristezza e rabbia invierebbe al cervello, mediante un circuito di feed-back, segnali tali per cui ci si sentirebbe poi un po’ più felici e meno stressati”.
In parole semplici applicando una dose di botulino attenuiamo un’espressione triste, e aumentiamo cioè il nostro buonumore. Il che, si potrebbe dire parafrasando, non è nient’altro, che una autentica “iniezione di autostima”, che aiuta a “risollevarsi” e a fare maggiore presa sulla nostra accettazione sociale. La quale è spesso essa stessa la prima fonte di disagio, che può scatenare crisi psicologiche nel relazionarsi con gli altri.
QUALI SONO I VANTAGGI ESTETICI SUBITO EVIDENTI?
Grazie all’utilizzo del botulino per il ringiovanimento del viso, uno dei vantaggi è l’eliminazione di quelle rughe che si formano per un normale processo d’invecchiamento, come le sopracciglia aggrottate, le piccole rughette attorno alle labbra, le rughe sulla fronte chiamate anche rughe d’espressione che sono dovute alla contrazione involontaria dei muscoli mimici, le cosiddette “zampe di gallina” e molto altro.
L’applicazione per iniezione si effettua senza anestesia attraverso un ago molto sottile: l’effetto immediato è la distensione dei muscoli mimici, anche se l’effetto più completo si avrò in media dopo cinque-sei giorni dal trattamento e gli effetti raggiungeranno la massima efficacia ed evidenza dopo un mese dal trattamento mantenendo la sua azione per i successivi sei mesi.
Inutile ribadire che i trattamenti con tossina botulinica devono essere sempre praticati in modo corretto da medici esperti.