Settimana del Cervello 2017: l’impossibilità di essere normali
I concetti di normalità e di devianza sono strettamente correlati al nostro cervello e al comportamento dell’intera popolazione. Questi sono spesso utilizzati per discriminare ed emarginare alcuni individui dalla società, causando stigma e isolamento a molte persone. Chi è veramente normale? È possibile essere normale?
Circolo dei Lettori, Sala Gioco
Ferdinando Di Cunto – (Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi – NICO)
Il neuropsichiatra infantile incontra il neurobiologo per esplorare l’influenza dello sviluppo del cervello sul comportamento normale nell’adolescente e nell’adulto. Così dai lievi disturbi dello sviluppo, dai deficit di attenzione e iperattività (ADHD), fino a patologie più gravi come le malattie genetiche, l’autismo e la schizofrenia, lo sviluppo del cervello può essere modificato e può avere un impatto sul comportamento del bambino, sfidando il concetto di normalità.
Circolo dei Lettori, Sala Grande
La schizofrenia colpisce l’essenza dell’identità della persona, il cervello e le più complesse funzioni mediate dal cervello. Interessa l’abilità di pensare, provare ed esprimere emozioni, comprendere le situazioni sociali, avere normali relazioni interpersonali, interpretare le esperienze passate e pianificare le future. La sua precoce età d’esordio e la tendenza a cronicizzare, anche a livelli di gravità significativi, sono causa di importante sofferenza per il paziente e i familiari. Una “guarigione” è possibile e può essere identificata nel concetto di recovery, il far fronte alle sfide quotidiane, il percorso di accettazione e lotta allo stigma.
Circolo dei Lettori, Sala Grande
Michele Simonato – (Professore di Farmacologia e Tossicologia, Università di Ferrara e Università Vita-Salute San Raffaele, Milano – Istituto Nazionale di Neuroscienze).
Alcuni farmaci possono aumentare l’attenzione e le prestazioni mentali. Il loro uso è stato ed è abbastanza comune: soldati, studenti, creativi in crisi d’ispirazione e un numero considerevole di ricercatori sono ben consapevoli degli effetti di queste sostanze. Viene da chiedersi se estendono il nostro potenziale e il concetto di normalità, o portano oltre il limite, all’anormalità? Quali rischi sono associati al loro impiego?
Circolo dei Lettori, Sala Grande
La sensazione di avere un corpo è così ovvia che sembra non esserci nulla da spiegare al riguardo. Gli studi su pazienti con lesioni cerebrali, affetti da un curioso disturbo della consapevolezza corporea che induce a considerare il braccio di un’altra persona come appartenente al proprio corpo e il proprio braccio come appartenente a un’altra persona, dimostrano, invece, che la coscienza corporea si costruisce attraverso un processo complesso e multidimensionale, rilevabile con i metodi delle neuroscienze.
Circolo dei Lettori, Sala Grande
Una risposta a questa domanda è che la classificazione dei disturbi psicopatologici sia socialmente negoziata. Perché, tra tutti i disturbi, quelli della personalità sono probabilmente gli aspetti del comportamento umano più difficili da definire, comprendere, classificare, distinguere dalla normalità e, eventualmente, curare.> scarica il pieghevole con il programma
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Associazione CentroScienza
tel. 011 8394913 – info@centroscienza.it
centroscienza.it/settimana_cervello17 – dana.org/brainweek
La Settimana del Cervello 2017 a Torino è promossa da CentroScienza Onlus, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Regione Piemonte, Istituto Nazionale di Neuroscienze INN, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi – NICO, Centro Interdipartimentale di Neuroscienze – NIT dell’Università di Torino, Circolo dei Lettori.
La rassegna si svolge nell’ambito di un progetto internazionale promosso dalla DANA Alliance for Brain Initiatives e in Europa dalla FENS (Federation of European Neuroscience Societies).
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