Si stima oggi che la quasi totalità dei pazienti cronici italiani ritenga importante essere coinvolti e proattivi nella cura (97%), ma di essi solo il 9% lo è davvero. Inoltre, i pazienti con maggiori livelli di engagement risultano più aderenti alle terapie e riportano un notevole risparmio sulla spesa sanitaria pro-capite. Questi dati di scenario, esito di ricerche condotte da un gruppo di ricercatori dell’EngageMinds HUB, Consumer and Health Engagement Research Center (http://consensusconferencepe.weebly.com) – Università Cattolica -, sottolineano la rilevanza etica e pragmatica di promuovere la ricerca e lo sviluppo di questo tema per l’innovazione sanitaria.
Si parlerà di Patient Engagement mercoledì 5 aprile (Aula Pio XI, largo Gemelli, 1 a Milano alle ore 14.00) durante l’evento dedicato alla condivisione delle evidenze prodotte dagli esperti in vista della celebrazione della prima Conferenza di Consenso Italiana sul Patient Engagement, che produrrà Raccomandazioni per la promozione del Patient Engagement in ambito clinico-assistenziale per le malattie croniche”.
L’evento, promosso dalla Facoltà di Psicologia e dal Centro di Ricerca EngageMinds HUB, rientra nell’ambito del progetto Open Innovation di Regione Lombardia ed è patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Durante l’evento si annuncerà la conclusione della prima Conferenza di Consenso italiana dedicata alla generazione di raccomandazioni per la promozione del Patient Engagement (CCIPE) e si rendiconteranno le fasi preliminari sino ad ora condotte.
I sistemi sanitari di tutto il mondo stanno affrontando una serie di sfide cruciali: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche e la scarsità di risorse economiche per erogare i servizi di cura. L’attuale situazione, ma soprattutto le sue prefigurazioni future, richiedono ai Sistemi Sanitari di rivedere profondamente ed innovare i loro modelli di cura.
Negli ultimi 10 anni, l’interesse per il patient engagement è cresciuto vertiginosamente, arrivando ad essere riconosciuto come un must per nelle arene delle aziende sanitarie di tutto il mondo.
«La persona sia sana sia con patologia cronica va considerata non solo come elemento centrale di un percorso di sanità pubblica, ma anche come attore principale delle azioni di prevenzione ed eventuale cura che lo riguardino» sostiene Valeria Mastrilli della Direzione Generale della Prevenzione, Ufficio 8 – Ministero della Salute.
Tuttavia ad oggi manca ancora condivisione circa quali siano le iniziative e gli strumenti che possano realmente favorire il patient engagement. Attualmente, insomma, quello di patient engagement rischia di rimanere “un concetto di moda” piuttosto che un reale orientamento alla pratica
«L’idea di promuovere la prima Consensus Conference Italiana sul Patient Engagement nasce dalla mancanza di raccomandazioni condivise per la promozione del coinvolgimento attivo dei malati nel percorso clinico assistenziale. Con questo progetto vorremmo creare le condizioni per favorire un consenso ‘transdisciplinare’ e multi-stakeholders sul tema al fine di contribuire concretamente all’innovazione del sistema sanitario italiano» – afferma la prof. Guendalina Graffigna, responsabile scientifico del progetto.
La CCIPE porterà all’elaborazione raccomandazioni per la pratica clinica volte a rispondere alle seguenti domande:
- Qual è la definizione di Patient Engagement?
- Come valutare il Patient Engagement?
- Quali sono le metodologie e gli strumenti per la promozione del Patient Engagement?
- Qual è il ruolo delle nuove tecnologie nella promozione del Patient Engagement?
EngageMinds HUB è il primo centro di ricerca italiano dedicato allo studio e promozione dell’engagement in sanità e si rivolge a pazienti ma anche a cittadini, professionisti sanitari, associazioni di pazienti e volontariato, aziende, policy makers. Il Centro è impegnato nello sviluppo della ricerca di base e applicata nell’area, ma anche nell’orientare e realizzare interventi a supporto della promozione dell’engagement e dell’innovazione sanitaria.