Clinica e benessere

Grande caldo: ecco come difendersi

Le settimane di giugno e luglio 2017 sono le più calde degli ultimi 15 anni, con temperature che salgono fino a 37-38 gradi. Ats Bergamo spiega i comportamenti adeguati per proteggersi dal caldo torrido, in caso di attività fisica e sul luogo di lavoro.

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I FATTORI – La stagione estiva determina l’innalzamento della temperatura ambientale, con ondate di calore che, alterando l’equilibrio dell’organismo. Nonostante i soggetti più a rischio siano solitamente gli anziani e i bambini, è importante che tutta la popolazione adotti stili di vita adeguati.

INFORMAZIONE – È importante poter conoscere anticipatamente quando sono previste ondate di calore consultando il bollettino Humidex  che viene trasmesso quotidianamente da ARPA Lombardia all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo che, in caso di emergenza, invia tempestivamente istruzioni pratiche alle diverse istituzioni territoriali con l’obiettivo di pianificare e attivare piani di emergenza, rivolti soprattutto a soggetti fragili. Inoltre, Ats Bergamo ha attivato un sistema di allerta al fine di gestire il recepimento e la trasmissione delle informazioni sulle previsioni meteorologiche e i messaggi di allarme ed emergenza «ondate di calore». Attività a cui si aggiunge il servizio di informazioni telefoniche fornite a tutta la cittadinanza con il numero verde 800/844999 (attivo sino al 31 agosto dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 16,00).

«Diventa fondamentale – sottolinea il dottor Pietro Imbrogno, direttore dell’area Igiene e Sanità pubblica, Salute Ambiente di Ats Bergamoimparare a prevenire le situazioni di potenziale pericolo che possono aumentare non solo in rapporto alle caratteristiche biologiche dei singoli, ma anche in base alle condizioni atmosferiche come temperatura, umidità, ventilazione, inquinamento. Semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive determinate dalle ondate di calore e da inquinamento da ozono. Inoltre, l’individuazione preventiva dei cittadini a rischio medio-alto consente di gestire al meglio fenomeni di emergenza, valutando eventuali ricoveri di sollievo o servizi a domicilio sostituivi».

Sul portale di Ats Bergamo, è consultabile un’apposita sezione con collegamenti, informazioni e approfondimenti utili da cui scaricare l’opuscolo «Solo il bello del caldo».

CONSIGLI PRATICI

– Non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, soprattutto dalle ore 11.00 alle 18.00. Qualora si dovesse uscire nelle ore più calde, non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro, gli occhi con occhiali da sole, la pelle con creme solari ad alto fattore protettivo;

– Indossare un abbigliamento adeguato, preferibilmente di fibre naturali e leggere che permettano la traspirazione della cute;

– Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro;

– Fare bagni, docce, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca per ridurre la temperatura corporea;

– Ridurre il livello di attività fisica all’aperto nelle ore più calde della giornata (soprattutto se le concentrazioni di ozono sono elevate);

– Bere almeno 2 litri di acqua al giorno con regolarità e alimentarsi in maniera corretta, prediligendo cibi leggeri e con alto contenuto di acqua quali frutta e verdura (salvo diversa indicazione del medico curante);

– Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina: finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione prima di iniziare un viaggio, arieggiando l’abitacolo prima di entrarvi se l’auto è rimasta esposta al sole;

– Quando si parcheggia l’auto non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone (soprattutto neonati e bambini) o animali nell’abitacolo;

– Conservare correttamente i farmaci, leggendo le indicazioni riportate sulle confezioni;

– Alle persone anziane o con patologie croniche, si consiglia di consultare il proprio medico per adottare le adeguate precauzioni.

CALDO E ATTIVITA’ FISICA – È bene, inoltre, prestare attenzione all’attività sportiva. Per quanto svolgere un’attività fisica porti notevoli benefici alla salute generale della persone, in caso di caldo torrido, potrebbe causare problemi all’organismo. All’atleta amatoriale si consiglia di fare sport nelle ore meno calde della giornata, alla mattina presto o di sera.

«Durante l’esercizio fisico, il lavoro muscolare produce energia, parte della quale deve essere dissipata sotto forma di calore. Se non fossero presenti i meccanismi termoregolatori che consentono la dispersione di calore, durante l’esercizio fisico la temperatura corporea aumenterebbe di 1 grado ogni 5 minuti di attività. La forma più importante di dispersione del calore, è quella che avviene attraverso la sudorazione e le successive fasi di evaporazione. In situazioni con temperature elevate, però – precisa il dott. Imbrogno – si riduce l’efficacia dei vari meccanismi di termoregolazione corporea. L’unico meccanismo che rimane vantaggioso è quello della evaporazione del sudore, ma esso è fortemente influenzato dall’umidità ambientale, in quanto se l’umidità è elevata, l’aria già carica di particelle d’acqua tende a non riceverne altre».

L’OZONO – Uno dei principali imputati per le sofferenze provocate dalle alte temperature è l’ozono. Può, infatti, provocare irritazione delle vie aeree (trachea, bronchi, ecc.), maggiore possibilità di sviluppare allergie e infezioni respiratorie, nonché difficoltà a respirare.

In estate, l’ozono al suolo raggiunge livelli maggiori a causa di un irraggiamento solare più elevato, di condizioni di alta pressione, assenza di venti e quindi stagnazione dell’aria negli strati bassi dell’atmosfera. ARPA Lombardia, per questo, ha avviato uno specifico piano d’azione per l’ozono ai sensi dell’art. 10 comma 1 del d.lgs n. 155 / 2010 con precise indicazioni rispetto alle azioni preventive da attuare per ridurre l’inquinamento o l’esposizione all’inquinamento da ozono. Molto importante, infatti, sarebbe poter limitare l’emissione di ossidi di azoto nei processi di combustione a temperatura elevata, come nei motori dei veicoli e nei processi industriali. Ma anche il singolo cittadino può concorrere alla limitazione della formazione di ozono:

– riducendo l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel;

– utilizzando in modo condiviso l’automobile, per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni;

– usando una guida non aggressiva, con velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada;

Per un rapporto dettagliato su come ridurre le emissioni da Ozono si rimanda all’inventario regionale delle emissioni in Lombardia basato sul database INEMAR.

RISCHIO ESPOSIZIONE A TEMPERATURE SEVERE NEI LAVORI ALL’APERTO – Regione Lombardia ha formulato, come ogni anno, le indicazioni per la gestione di emergenze in caso di elevate temperature ambientali, rivolte anche alle attività lavorative a intensa attività fisica all’aperto. Ats Bergamo ha sviluppato un apposito piano individuando le misure preventive rivolte al target di popolazione più a rischio, reperibile sul sito web al seguente link.

E’ molto importante verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche, al fine di valutare il rischio, tenendo presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni.

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