L’umanità ha dato forma a società e tecnologie di una complessità via via crescente. Tuttavia la maggior parte di noi non ha idea di come funziona un orolo
Steven Sloman e Philip Fernbach sono due ricercatori che sostengono come noi sopravviviamo e superiamo le difficoltà nonostante le limitazioni della nostra conoscenza perché viviamo in un ambiente in cui possiamo fare affidamento sulla conoscenza di altri della nostra stessa comunità.
Come una sorta di “intelligenza collettiva” noi siamo avvantaggiati per avere attorno persone che sanno collettivamente più di quanto possa fare un unico individuo. La natura intrinsecamente collettiva della conoscenza spiega perché spesso supponiamo di saperne di più rispetto a quanto effettivamente sappiamo e perché i metodi didattici e di management basati sul singolo individuo spesso falliscono. Ma le nostre menti collaborative ci permettono anche di fare cose incredibili.
In più oggi la diffusione delle tecniche di comunicazione digitale ha permesso la nascita di nuove modalità di connessione sociale, non più fondate su appartenenze regionali, territoriali, istituzionali, ma sul legarsi attorno a centri d’interesse comuni, come la condivisione del sapere, della cooperazione. Questo fenomeno dà vita all’idea di “intelligenza collettiva”, ossia una forma di intelligenza distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale, che porta ad una mobilitazione effettiva delle competenze.
Questo libro sostiene che il vero genio può essere trovato nei modi in cui creiamo l’intelligenza usando la comunità che ci circonda.
Lo spiega Stefano Pigolotti – Professional Coach e impronditore, in questo breve video, da vedere assolutamente.
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