Gli indici corpuscolari e le loro funzioni
Gli indici corpuscolari sono rappresentati dal “mean cell volume”, cioè il volume cellulare medio (solitamente riportato sotto la dicitura semplificata MCV), dal “mean cell hemoglobin” ovvero il contenuto cellulare medio di emoglobina (MCH) e dal “mean cell hemoglobin concentration” cioè la concentrazione cellulare media di emoglobina (MCHC).
Si tratta di parametri riportati nell’emocromo e utilizzati solitamente nella classificazione delle anemie. In particolare, la concentrazione dell’emoglobina e l’ematocrito sono indici che vengono comunemente usati per esprimere il livello di gravità delle anemie.
Le analisi degli indici corpuscolari vengono effettuate sulla parte corpuscolata del sangue, ovvero sulle cellule circolanti. I risultati di queste analisi non solo forniscono un’indicazione sul numero dei vari tipi di componenti del sangue, ma anche sulle caratteristiche fisiche di alcune cellule.
Gli indici corpuscolari (MCH, MCHC e MCV) ci forniscono informazioni sui globuli rossi, anche detti eritrociti.
Il volume corpuscolare medio (MCV) corrisponde alla misura della grandezza media dei globuli rossi; la quantità media di emoglobina eritrocitaria (MCH) è sostanzialmente il calcolo della quantità media di emoglobina che trasporta ossigeno nei globuli rossi, ed infine la concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC) è il calcolo della percentuale media di emoglobina all’interno dei globuli rossi. Tramite lo studio dei tre paramentri precedentemente citati, sarà possibile effettuare una diagnosi differenziale di anemia.
Come si misurano gli indici corpuscolari?
Solitamente, questi parametri vengono calcolati attraverso l’uso di un conta cellule elettronico, ma è possibile farlo manualmente:
- Volume cellulare medio (MCV):dividere il valore dell’ematocrito per il numero dei globuli rossi (espresso in milioni per microlitro) e moltiplicare per 1000. L’MCV è espresso in femtolitri (fl = 10-5 litri) per cellula. I valori normali sono compresi tra 80 e 100 fl.
- Contenuto cellulare medio di emoglobina (MCH): dividere la quantità di emoglobina (per litro di sangue) per il numero di eritrociti (per litro). L’MCH è espresso in picogrammi. I valori normali sono compresi tra 26 e 32 picogrammi
- Concentrazione cellulare media di emoglobina (MCHC): dividere il valore di emoglobina/dl per l’ematocrito. I valori di riferimento sono 32-36%.
Perchè effettuare l’analisi degli indici corpuscolari?
L’analisi degli indici corpuscolari viene solitamente prescritta quando il paziente manifesta delle sintomatologie che potrebbero essere correlate a patologie che interessano le cellule del sangue. Come già detto in precedenza, questi parametri sono particolarmente utili nella diagnosi delle varie forme di anemia,caratterizzate o meno da variazione dell’MCV ( si parlerà quindi di anemie normocitiche o microcitiche o macrocitiche) e/o della quantità e concentrazione di emoglobina all’interno dei globuli rossi (anemie normocromiche o ipocromiche).
Quali sono i valori standard?
- Volume cellulare medio (MCV): i valori normali variano da 80 a 99 fl (femtolitri) nell’uomo e da 80 a 100 fl nella donna.
- Contenuto cellulare medio di emoglobina (MCH): i valori normali sono compresi tra 26 e 32 picogrammi.
- Concentrazione cellulare media di emoglobina (MCHC): i valori normali sono compresi tra 32 e 36%.
Preparazione al prelievo
Per effettuare le analisi volte allo studio degli indici corpuscolari non è necessario essere a digiuno, proprio perchè l’esame viene effettuato sulla parte corpuscolata del sangue, che non viene influenzata dall’assunzione di cibo o bevande. Solitamente però l’emocromo viene prescritto assieme ad altre tipologie di analisi per cui è invece necessario essere completamente a digiuno, come ad esempio la glicemia e il colesterolo.
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