Clinica e benessere

A San Valentino indossa sempre un sorriso, sta bene con tutto!

San Valentino è ormai alle porte, e durante la festa degli innamorati ci si scambiano doni e attenzioni speciali, ed è bene fare attenzione a ogni dettaglio. Anche i vostri denti sono un dono da curare, eseguendo o regalando uno sbiancamento dentale, che consente di arrivare alla cena romantica del giorno di San Valentino senza macchie scure, denti ingialliti, colore non omogeneo e bordini neri, che possono senz’altro rovinare la festa degli innamorati.

 

 

Abbiamo chiesto ai medici dentisti vicino a Ivrea,  nella Clinica Nova Ars Medica a Banchette,perché è importante affidarsi alle cure mediche periodiche per prevenire e ridurre problemi dentali. Ecco quanto ci hanno risposto.

I denti possono perdere il loro bianco naturale per via di stili di vita errati, difetti congeniti, patologie o farmaci, e per questo si sceglie di effettuare uno sbiancamento dentale, affidandosi alle mani esperte di un odontoiatra e un igienista dentale. È bene ricordare che si possono far sparire e combattere solo le cause esterne, se il colore originale dei denti non è bianco splendente, lo sbiancamento non sarà in grado di arrivare oltre il colore naturale senza danneggiare i denti stessi. In alcuni casi, come durante l’assunzione di alcuni tipi di farmaci, è possibile che il colore naturale dei denti cambi. Lo sbiancamento dentale consente di combattere e rimuovere le macchie che colpiscono lo smalto causate dal consumo di cibi e bevande fortemente pigmentanti (caffè, tè, coca cola), al fumo, alla scarsa igiene orale e all’invecchiamento della persona.

Le sedute di sbiancamento dentale di solito sono precedute da una detartrasi, utile a rimuovere gli accumuli di placca e tartaro, consentendo di scoprire eventuali carie in fase di formazione e curarle prima che sia troppo tardi. In molti casi basta già una seduta di pulizia professionale per ottenere risultati visibili e avere i denti più bianchi. 

Lo sbiancamento dentale propriamente detto consiste in un processo chimico di ossido-riduzione, eseguito utilizzando due agenti sbiancanti sotto forma di gel: il perossido di idrogeno o il perossido di carbammide. Le percentuali del principio sbiancante usate nei trattamenti variano a seconda della gravità delle discromie che richiedono il trattamento sbiancante e dalle cause: per i casi cosmetici legati al consumo di cibi e bevande o al fumo, non si può usare più del 6% di perossido di idrogeno e più del 18% del perossido di carbammide; mentre per le discromie molto gravi, spesso causate da patologie, si può arrivare fino al 38-40%.

Nei casi cosmetici meno gravi, è possibile eventualmente ricorrere a trattamenti domiciliari, grazie a mascherine preparate dall’odontoiatra da applicare sulle arcate dentarie. Le mascherine contengono un gel sbiancante che il paziente deve caricare nella mascherina stessa e indossare ogni giorno per due settimane. In molti casi, dopo la seduta di detartrasi, basta una sola seduta per ottenere un risultato apprezzabile, e maggiori sono gli sforzi legati al mantenimento del risultato, seguendo stili di vita corretti e adottando una buona igiene orale, più l’effetto dello sbiancamento è prolungato nel tempo.

Se si soffre di ipersensibilità dentinale è possibile percepire un po’ di dolore durante la seduta di sbiancamento, che normalmente viene contrastato con una rimineralizzazione dei denti e imporre una dieta priva di cibi e bevande acidi per almeno una settimana, con lo scopo di ristabilire l’equilibrio del cavo orale. Ovviamente in caso di otturazioni precedenti, il risultato finale non sarà un colore omogeneo.

Nova Ars Medica è la clinica dentale di Banchette, vicino a Ivrea