Abbiamo intervistato la dott.ssa Luigina Pugno psicologa, psicoterapeuta e sessuologa a Torino per spiegare brevemente quali benefici porti una terapia di tipo psicologico al fine di migliorare lo stato di benessere e aiutare le persone a realizzare il proprio potenziale.
Dr.ssa Pugno lei è psicoterapeuta, ma molte persone non sanno quale sia la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra, ce l’ha può spiegare?
Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia che ha superato l’esame di stato dopo un anno di tirocinio osservativo. Nell’ambito della salute mentale il suo intervento si limita alla diagnosi e alla psicoeducazione.
Lo psicoterapeuta come percorso di studi è assimilabile ad un medico specializzato, in quanto dopo la laurea e l’esame di stato, ha fatto una scuola di specializzazione e in seguito ad un altro esame di Stato gli è stata riconosciuta l’abilitazione a curare le psicopatologie.
Lo psichiatra è un medico, specializzato in psichiatria.
Le differenze fondamentali tra psicoterapeuta e psichiatra sono due. Lo psichiatra può prescrivere farmaci e ritiene il disagio emotivo come frutto di un mal funzionamento fisico, mentre lo psicoterapeuta ritiene che la causa sia multifattoriale e da ricercare nella storia relazionale della persona.
Quando è necessario andare dallo psicologo o psicoterapeuta?
Andare dallo Psicologo non significa assolutamente essere “diversi” o “matti” ma, al contrario, significa prendersi cura della propria salute mentale, che va allenata quanto la propria salute fisica e il benessere generale. C’è chi poi riconoscendo un disagio, in un determinato periodo della propria vita non riesce a far fronte, decida di rivolgersi allo specialista competente in materia per attivare un processo di cura e di guarigione.
Tra le motivazioni che spingono le persona a rivolgersi a uno specialista ci sono:
- l’esigenza di un orientamento e comprensione da parte di un professionista
- la ricerca della serenità e felicità,
- l’aiuto ad una crescita interiore
- la volontà di raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e della propria vita sociale, familiare, sentimentale, lavorativa, scolastica
- l’esigenza di risolvere una temporanea crisi
- la necessità di uscire da situazioni di blocco o di stallo
- il superamento di sintomi come ansia o stress che tardano a scomparire
- il raggiungimento di un equilibrio in casi di lutti ed eventi traumatici
- risolvere problemi legati a paure eccessive, sentimenti negativi, tristezza, paure irrazionali
- controllare alterazioni del comportamento (come sbalzi di umore ingiustificati)
- il ristabilire equilibrio e giusto livello di umore e di autostima,
- il rimodulare e migliorare il proprio carattere e la propria personalità
- l’interrompere gradualmente abusi e dipendenze da alcool, fumo, cibo, sesso o droghe
Lei quali specializzazioni ha conseguito?
Io sono specializzata in psicoterapia cognitiva e in sessuologia clinica. Questo significa che posso curare tutte le patologie emotive e di personalità, e sessuali. Quest’ultime richiedono una specializzazione ulteriore oltre quella per diventare psicoterapeuta.
Il modo in cui si faceva psicoterapia agli inizi del 900 è ancora attuale?
Il colloquio clinico è sempre il primo strumento che il terapeuta ha per fare diagnosi e terapia, ma ad esso si affiancano altri strumenti, come per esempio i test diagnostici.
Oltre il colloquio e i test lei ha acquisito altri strumenti terapeutici?
Si, certamente. La società é diventata più complessa e di conseguenza anche le psicopatologie. Il solo colloquio clinico può non rispondere alle necessità della persona che chiede l’aiuto di uno psicoteraputa.
Per rispondere a questa complessità nell’ultimo decennio ho acquisito le competenze per utilizzare altre tecniche terapeutiche come l’ipnosi, la meditazione di Mindfulness e l’EMDR.
Oltre alla specializzazione in psicoterapia e sessuologia ha altre specializzazioni?
Nel corso della mia attività mi sono specializzata in alcuni ambiti di intervento in base ai miei interessi. Oltre ai disturbi sessuali di cui dicevamo prima, mi occupo di Disturbi alimentari, Disturbo ossessivo compulsivo (DOC), disturbi dissociativi, Procreazione medicalmente assistita PMA, disturbi acuti e post traumatici da stress ed elaborazione del lutto.
Per concludere, come ci si può accorgere di aver bisogno dell’aiuto dello psicoterapeuta?
Avere difficoltà emotive e comportamentali può capitare a tutti. Nel corso di una giornata ci emozioniamo diverse volte e comportiamo in modi differenti, anche incontrando difficoltà, ma sempre transitorie.
Invece dobbiamo fare attenzione a quando una certa emozione spiacevole perdura nel tempo, tende ad essere prevalente rispetto alle altre e a creare sofferenza con la sua presenza. Oppure al fatto che ci comportiamo di frequente in un modo che mette in difficoltà noi e/o gli altri.
In sintesi, quando emozioni, pensieri e comportamenti non sono più dinamici, ma diventano statici e ci tengono bloccati è giunto il momento di andare dallo psicoterapeuta.