Clinica e benessere

Fame nervosa: le migliori strategie per combatterla

La fame nervosa è un disturbo comune e che ha come conseguenza un’alimentazione sregolata, con attacchi di fame improvvisi ed assunzione non controllata di alimenti nel corso della giornata. In realtà non bisogna per forza mangiare molto per rientrare in questo quadro patologico, ci sono anche dei casi in cui si assumono piccole quantità di cibo in maniera incontrollata.

Si tratta di un disturbo che merita di essere preso in considerazione, perché può portare ad un disagio fisico e psicologico. Ciò spinge chi ne soffre ad informarsi su come combattere la fame nervosa, per tornare ad avere il controllo della propria alimentazione e della propria vita.

Cos’è la fame nervosa?

L’emotional eating si presenta con una sensazione molto simile alla fame ed è questa che porta al bisogno di mangiare. A differenza dell’alimentazione quotidiana che avviene durante i pasti e che ha come scopo ultimo quello di fornire i nutrienti e le energie per il corretto funzionamento del corpo, nel caso di questo quadro patologico l’alimento non viene più visto come lo strumento per rifornire l’organismo di nutrienti, ma come mezzo per alleviare uno stato psicologico negativo.

Una caratteristica peculiare di questa malattia è il fatto che ogni attacco di fame è accompagnato da delle emozioni, sia prima che gli alimenti vengano assunti, sia dopo essere stati introdotti. Le emozioni provate dai pazienti possono essere molto diverse tra loro e dipendono dal vissuto personale di ciascuno.

Sebbene nella fase iniziale gli alimenti possano davvero offrire un certo sollievo, il rischio che si corre è di innescare un circolo vizioso. Il paziente infatti si convince che il cibo sia la soluzione giusta per risolvere il problema psicologico e si affida sempre di più agli alimenti, creando in realtà solo un danno ulteriore.

Quali sono le strategie per combatterla?

Per combattere questo problema bisogna capire innanzitutto l’importanza di un approccio che prenda in considerazione diversi aspetti. Si tratta infatti di un quadro patologico con più sfaccettature e non sarebbe sufficiente un approccio semplice per porre rimedio alla malattia.

Il passo fondamentale consiste nel riconoscere il problema e nel decidere di impegnarsi per superare il periodo di difficoltà. Diventa essenziale uno studio degli stati emotivi provati dal paziente, il quale deve diventare in grado di riconoscere le emozioni provate in corrispondenza degli attacchi di fame.

Un supporto psicologico si rivela molto utile e può diventare il rimedio ideale per superare il problema, a patto che ci si affidi ad un professionista del settore che abbia maturato esperienza nella gestione dei pazienti con questa problematica. Non bisogna sottovalutare questo quadro patologico – errore che purtroppo viene commesso da molti – e pensare che si risolverà da solo, perché una volta che il circolo vizioso si sarà innescato sarà più complesso tornare ad avere un pieno stato di benessere fisico e psichico.

È utile allora rivolgersi allo specialista il prima possibile, intraprendendo con lui il percorso che porterà alla guarigione e che consentirà di individuare le cause alla base del malessere psicologico e responsabili anche degli attacchi nervosi di fame.