Quando c’è davvero bisogno di un intervento di chirurgia estetica?
Chi decide di voler ricorrere alla chirurgia estetica deve essere consapevole del fatto che l’intervento che viene attuato dal medico chirurgo a cui ci si rivolge è in primis, nella maggior parte dei casi, di carattere psicologico. Infatti, prima che si possa procedere è fondamentale capire quali sono le ragioni che inducono un uomo o una donna a voler affidarsi alla chirurgia estetica. Il chirurgo estetico, di converto con l’anestesista, si occupa di verificare il quadro clinico del paziente. Parecchi interventi hanno bisogno di una sedazione locale, vale a dire leggera; ma ce ne sono altri per i quali serve un’anestesia totale, e non è detto che questa sia adatta a tutti i pazienti. In più, devono essere presi in considerazione dei fattori specifici, per esempio di natura legale; per i minori le operazioni estetiche possono essere effettuate unicamente con il consenso del genitore.
Che cosa fare in presenza di patologie pregresse
Per un paziente con patologie pregresse occorrono ulteriori precauzioni, che in ogni caso variano a seconda della situazione. Come dire: di volta in volta c’è bisogno di un approccio specifico. In presenza di un soggetto cardiopatico, per esempio, serve analizzare in modo attento il rapporto fra il rischio operatorio e l’urgenza chirurgica; il che in ogni caso non vuol dire che la risposta sarà negativa. A fronte di una persona obesa, invece, è opportuno prendere in esame le eventuali comorbilità, e in più occorre considerare se la condizione di eccesso di adipe è tale da consentire il raggiungimento di un risultato estetico apprezzabile. Può essere, allora, che al paziente venga rifiutato l’intervento: gli si suggerisce di intraprendere una dieta dimagrante basata su un piano alimentare e fisico messo a punto da uno specialista nel trattamento del problema, così che possano essere ottenute le migliori condizioni fisiche possibili.
L’età e gli interventi di chirurgia estetica
Come si è accennato, per i minorenni è indispensabile il consenso del genitore affinché si possa procedere con un intervento di chirurgia estetica. In ogni caso gli specialisti seri e professionali raccomandano di evitare gli interventi di chirurgia estetica prima dei 21 anni di età, per il semplice motivo che fino a quel momento il corpo continua a crescere. in previsione di un intervento estetico su un minore è opportuno valutare tutti gli aspetti. Qualora il soggetto ritenta di essere afflitto da un difetto molto pesante, questo può risultare addirittura invalidante da un punto di vista psicologico, magari impedendogli di uscire di casa, di andare a scuola o di frequentare gli amici. È chiaro che in una situazione del genere l’intervento deve essere preso in esame dal chirurgo estetico.
La componente psicologica
D’altro canto, è opportuno tener presente che la percezione non sempre coincide con la realtà. Esistono perfino casi estremi di persone che hanno un problema di dismorfobia. Con questo termine si fa riferimento a una fobia che ha a che fare con una visione del proprio corpo che è distorta. Nel caso in cui un chirurgo ritenga che lo stato del paziente sia destinato a non cambiare anche con un intervento, egli è legittimato a negarlo.
La dottoressa Maria Servillo
Chi ha intenzione di prenotare una visita da un chirurgo plastico si può rivolgere alla dottoressa Maria Servillo, che fa di innovazione e competenza i tratti peculiari del proprio modus operandi. La dottoressa Servillo è laureata in medicina e chirurgia all’Università Cattolica di Roma e in seguito si è specializzata al Policlinico Universitario Agostino Gemelli in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, grazie a un lavoro sperimentale molto complesso che le è valso anche la lode.
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