Il MIUR sblocca i finanziamenti: buone notizie per la ricerca italiana?
La Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) – che rappresenta più di 5.000 ricercatori e 14 Associazioni Scientifiche – accoglie con grande speranza le iniziative avviate dal MIUR per attuare il Programma nazionale per la ricerca, nonché per l’auspicato recupero dei fondi attinti dal “tesoretto IIT” i cui tempi e meccanismi, tuttavia, rimangono al momento da chiarire.
Da molti anni stiamo assistendo ad una continua ed inesorabile riduzione dei finanziamenti che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) dedica alla ricerca fondamentale, soprattutto in settori ad alto potenziale come quello delle Scienze della Vita.
Nelle ultime settimane, tuttavia, alcuni importanti segnali positivi sembrerebbero aprire uno spiraglio su questo scenario di generale criticità: l’accordo MIUR- Istituto italiano di tecnologia (IIT), in base al quale 250 milioni del cosiddetto “tesoretto” (450 milioni di euro) non speso negli anni dall’IIT saranno destinati, previo parere favorevole degli organi deliberativi dello stesso IIT, a “promuovere progetti di ricerca di interesse nazionale per lo sviluppo del sistema economico del Paese, nonché azioni destinate all’ingresso dei giovani nel mondo della ricerca” (comunicato stampa MIUR del 26 maggio 2017).
Questi fondi andrebbero ad aggiungersi ai 350 milioni di euro che presto saranno dedicati a progetti che vedono insieme imprese, università e centri di ricerca nello sviluppo di nuove tecnologie.
La Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) – che rappresenta più di 5.000 ricercatori e 14 Associazioni Scientifiche – accoglie con grande speranza le iniziative avviate dal MIUR per attuare il Programma nazionale per la ricerca, nonché per l’auspicato recupero dei fondi attinti dal “tesoretto IIT” i cui tempi e meccanismi, tuttavia, rimangono al momento da chiarire.
“Riteniamo che questo sia solo un primo passo e che tali iniziative rischiano di risultare vane in assenza di ulteriori azioni incisive – sottolinea il Presidente FISV Gennaro Ciliberto – E’ necessario che si consolidino rapidamente percorsi atti ad investire in modo continuativo, strutturato e strategico nella “ricerca di eccellenza”.
La FISV ribadisce che i Programmi di finanziamento devono prevedere bandi con cadenza almeno annuale e assicurare fondi adeguati e assegnati secondo sistemi di valutazione rigorosi e trasparenti, così come avviene per i bandi dell’European Research Council, che finanzia la ricerca cosiddetta di frontiera, con un approccio bottom-up, attraverso una competizione fra progetti di ricercatori individuali sulla base della sola eccellenza scientifica.
Gennaro Ciliberto
Presidente Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV)
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