Un libro sulla lunga battaglia dell’uomo contro virus e batteri

Un libro sulla lunga battaglia dell’uomo contro virus e batteri

Con un’unica, semplice puntura, oggi siamo in grado di difenderci da patologie che, in epoche passate, si diffondevano incontrollate e risultavano estremamente temibili. Malattie come il  vaiolo, la poliomielite, il tetano, il morbillo, la pertosse e la difterite rappresentano solo una parte di quelle gravi minacce che hanno lasciato un’impronta profonda nella vicenda umana. Con l’introduzione capillare dei vaccini nei Paesi occidentali, il pericolo rappresentato da questi mali è scivolato nell’oblio, almeno fino a quando l’emergenza del Covid-19 non ha riacceso i riflettori su questo argomento in modo drammatico. Ma cosa accadrebbe se i vaccini non fossero mai stati sviluppati? Francesco Maria Galassi si immerge nella narrazione delle malattie infettive più devastanti, spingendo il lettore a meditare su un’epoca che appare remota, ma che potrebbe riaffacciarsi all’orizzonte.
Il volume Storia delle malattie infettive, firmato dal professor Francesco Maria Galassi, offre un percorso dettagliato e avvincente attraverso le epidemie che hanno segnato il cammino dell’umanità. Galassi, medico, antropologo e rinomato esperto di storia della medicina, adotta uno stile limpido e accessibile, senza mai sacrificare la precisione scientifica, rendendo il testo adatto sia a un pubblico generale sia a chi cerca un approfondimento più specialistico.
Edito nel 2024 da Diarkos, il libro esplora l’influenza di patologie come il vaiolo, la poliomielite, il morbillo e la peste, partendo dall’antichità fino al nostro tempo, e sottolinea l’importanza decisiva dei vaccini e delle conquiste mediche nel ridefinire il destino umano.
Uno degli aspetti più apprezzabili dell’opera è la capacità dell’autore di collocare le epidemie in una prospettiva più ampia, evidenziandone gli effetti su società, culture ed economie. 
Tra le sezioni più rilevanti spiccano quelle dedicate al vaiolo, alla poliomielite, al tetano, all’influenza, al morbillo e alla pertosse, concludendo con un approfondimento su difterite, febbre tifoide e malaria. Attraverso lo studio di resti antichi, come ossa e mummie, e il ricorso a documenti storici, Galassi dipinge un ritratto vivido di un passato segnato da dolore e fragilità, mettendolo a confronto con un presente trasformato dai progressi della prevenzione.
La prefazione di Elena Percivaldi prepara il lettore all’opera, mettendo in luce come Galassi offra una visione chiarificatrice sulle difficoltà sanitarie che l’umanità ha dovuto affrontare. Il libro non si limita a celebrare i trionfi della medicina, ma sprona a considerare l’importanza di trarre insegnamenti dalla storia per gestire le sfide odierne, come le pandemie recenti.
Arricchito da una vasta bibliografia, il testo riflette la meticolosità della ricerca e apre la porta a ulteriori esplorazioni. Galassi lancia un avvertimento: ignorare i vaccini potrebbe riportarci a un’era dominata dalla paura delle malattie infettive, un messaggio che risuona con forza dopo il Covid-19.
Il testo pone attenzione per le scoperte mediche e le possibili evoluzioni future, elementi che rendono il racconto ancora più ricco. Alcuni potrebbero percepire uno stile a tratti accademico, ma questo è bilanciato dall’entusiasmo dell’autore e dalla sua abilità di narratore. Galassi traccia l’evoluzione delle malattie e il ruolo fondamentale dei vaccini. Il libro invita a pensare a come la scienza potrà progredire, un tema quanto mai pertinente nell’era successiva alla pandemia.
Storia delle malattie infettive è un lavoro che intreccia rigore scientifico e una narrazione appassionante, perfetto per chi desidera capire come l’umanità abbia affrontato le malattie e perché questa lotta resti cruciale. Un testo educativo e ispiratore, scritto da uno dei più autorevoli narratori scientifici del nostro tempo.
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